
Questo disservizio crea disagio
soprattutto ai giovanissimi, infatti è diventato uso comune accumulare i
rifiuti in prossimità delle scuole, le quali avrebbero bisogno di interventi
massicci di ristrutturazione, di rifornimenti sufficienti di prodotti per l’igiene
sia per gli edifici che per gli stessi alunni, non certo di maleodoranti e malsani
cumuli di immondizia.
Si potrebbero colpevolizzare gli stessi cittadini residenti in zona che continuano a sversare in strada
l’immondizia ma non sarebbe del tutto corretto visto dopo cinque mesi dall’inizio della raccolta differenziata
ancora non è coperto l’intero territorio, fatto questo assai rilevante perché
sorge spontanea una domanda: “cosa accadrà la
prossima estate ?”.
Che dire del manto stradale
ridotto un colabrodo che continua a mietere vittime sia tra i pedoni che tra chi
guida un mezzo di trasporto?
Non è da meno il fenomeno del
randagismo che mette in pericolo i cittadini terrorizzati dai branchi di cani e
gli stessi animali che potrebbero cadere vittime di chi dovesse decidere di
risolvere da sé il problema.
E’ possibile, mi chiedo, che
pur amministrando macerie non si possa tentare di investire quei pochi fondi a
disposizione per garantire ai cittadini il minimo sindacale per definirci
cittadini di un paese civile?
Sono certa che le risorse minime
indispensabili esistano per porre rimedio a tanta desolazione e soprattutto che
vi siano, all’interno della casa comunale, dipendenti capaci che hanno a cuore la nostra amata cittadina, è
a loro che mi rivolgo affinchè siano
ottimi intercessori tra il commissariamento e il popolo scaleoto.
Cristiana Covelli
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