
Di seguito potrete leggere un ulteriore intervento sul nostro blog del Sindaco di Scalea. Questa volta il primo cittadino "tocca" un argomento estremamente critico per la nostra città e la Calabria in generale:il problema dei rifiuti. Vi invitiamo, caldamente, a leggere con estrema attenzione.
"Approfitto del sicuramente diverso clima di esposizione delle proposte per intervenire sul dibattito relativo ai rifiuti e alle possibili soluzioni. In generale.
Ovviamente questo intervento vuole essere solo uno spunto per una discussione che potrà essere approfondita in qualsiasi sede. E in questo senso auspico che WScalea offra la sua collaborazione a chi abbia proposte serie, sensate ed economicamente sostenibili.
Iniziamo dalla differenziata. Premetto che intanto, pur con difficoltà amministrative non da poco, stiamo procedendo a fare i vari passi. Per cui nei prossimi giorni saranno attivate le ordinanze per la differenziata dei pubblici esercizi e saranno convocati tutti gli amministratori di condomini e parchi per illustrare le modalità e i problemi del "porta a porta".
Perchè, e su questo è bene essere chiari, la raccolta differenziata implica una collaborazione dei cittadini molto superiore a quella attuale. Oggi, infatti, è previsto solo il rispetto degli orari e il non buttare i rifiuti fuori dai cassonetti. Domani, senza i "bidoni" per strada, la spazzatura bisognerà conservarla in casa o nel proprio parco e conferirla ai "raccoglitori" solo nei giorni che saranno stabiliti.
E bisogna anche capire che la differenziata implica anche costi superiori sebbene, come è noto, una buona differenziata potrebbe portare a una diminuzione dei costi. Ma, si badi bene, la città di Salerno, che è uno dei migliori esempi in Europa, pur se in diminuzione applica dei costi che sono almeno il 150% di quelli praticati dal comune di Scalea.
Dopo bisogna porsi alcune domande:
- dove si porta la differenziata? e quanto costa?
- in cosa consiste la differenziata?
La differenziata consiste in due grandi frazioni: il secco (vetro, plastica, carta, cartone) e l'umido (ossia l'organico). Il secco raggiunge difficilmente valori superiori al 20% e per arrivare ai valori "virtuosi" occorre assolutamente recupare l'organico.
Oggi conferire il secco costa al comune una cifra che solo un 10% in meno del "tal quale" (o indifferenziato) e non frutta al comune nulla, perché da noi (intendo in Calabria e vicinanze) non esiste un ciclo dei rifiuti.
Sia il secco che l'organico possono essere valorizzati con gli impianti di selezione e compostaggio. Come alternativa ci sono gli impianti di trattamento termico: gli inceneritori tradizionali (a 1500 gradi), i dissociatori molecolari e i pirolizzatori (che lavorano a temperature di 400 gradi).
Gli impianti di selezione possono assorbire la produzione di differenziata e con un'opportuna selezione (ad esempio per colore e per qualità) rendere più "appetibile" per le aziende di riciclo l'utilizzo della differenziata. Il compostaggio, poi, è l'unica forma di valorizzazione dell'organico unitamente ad altri componenti come le masse legnose di cui la nostra zona è piuttosto ricca.
Voi stessi (si riferisce a W Scalea ndr)avete auspicato nell'articolo del 13 gennaio (http://wscalea.blogspot.com/2011/01/economia-e-ambiente.html) il compostaggio come alternativa, salvo poi successivamente chiedere (il 04/10) quali "studi e ricerche" siano stati fatti.
Ora io chiedo: quali studi e ricerche ha fatto il movimento cinque stelle per riuscire a bloccare la realizzazione di una centrale a biomasse indicando come alternativa il compostaggio? Forse quelli riportati da legambiente non sono sufficienti? O la natura, cui il compostaggio fa riferimento, si sbaglia nel suo ciclo?
Se poi vogliamo (e non mi riferisco a WScalea) creare polemiche per non avviare a soluzione nessun problema, allora inventiamoci altro. Ma se il problema rifiuti si vuole risolvere, il compostaggio (che arriva a coinvolgere il 50% della produzione dei rifiuti) è l'unica soluzione che non sia l'utilizzo di inceneritori o altro.
Avete citato Rossano Ercolino ("rifiuti zero"). Al di la' del merito, come la mettiamo con la sua frase "2) dare subito alla gente un alternativa CONCRETA agli inceneritori raccogliendo i loro rifiuti che sapranno essere destinati al riciclo e al compostaggio"?
[Fonte: http://www.meetup.com/beppegrillo-29/boards/view/viewthread?thread=1953120]
E ammesso che, sognando un po', si arrivi al 75% di differenziata (come Salerno), cosa si farà del rimanente 25%?
La vera questione non è come partire, ma dove vogliamo arrivare? a diminuire i costi? li conosciamo questi costi? a diminuire i rifiuti? quanto sforzo ci vuole? li vogliamo solo spostare da qualche altra parte? ... o vogliamo creare una risorsa per Scalea e per i nostri figli? "
Il Sindaco di Scalea
Pasquale Basile
Ringraziamo il Sindaco che ha ritenuto di poter utilizzare il nostro blog come strumento di comunicazione oltre allo sforzo di voler fornire chiarimenti e informazioni rispetto a temi molto sentiti dalla popolazione.
W Scalea dal canto suo è sempre disponibile a fornire la propria, modestissima, collaborazione.
MDC
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