
Ieri, 28 settembre si è tenuto il Consiglio comunale di Scalea.
Tutti presenti ad eccezione del consigliere Campilongo, assente giustificato in arrivo dall'aeroporto.
Per prima cosa il Sindaco ha fermamente ribadito la posizione di contrasto dell'Amministrazione nei confronti degli episodi criminali avvenuti a Scalea facendo notare anche il loro preoccupante aumento negli ultimi tempi. Lo scarso pubblico ha poi condiviso un minuto di silenzio per il Sindaco di Pollica.
Tutti, minoranza e opposizione si sono trovati d'accordo poi, sulla necesssità di lottare non solo contro la chiusura dell'Ospedale di Praia a Mare ma per ottenere l'attivazione anche della struttura sanitaria di Scalea. E' stato interessante apprendere che già in passato era stato ottenuto dalla Regione Calabria o che comunque era stato avviato l'iter per far diventare Casa dell salute l'ospedale di Scalea in supporto anche di quello di Praia. Anzi, sembrerebbe che l'idea della Casa della salute sia venuta proprio da noi, salvo vedercela usare contro da Scopelliti che invece non solo non ha alcuna intenzione di attivare Scalea ma vuole chiudere Praia e far diventare l'ospedale una Casa della Salute, appunto.Inoltre nella provincia di Reggio pare vengano salvati tutti gli opedali mentre noi qui restiamo praticamente senza assistenza. Pensate che se a Praia chiude il reparto di chirurgia noi non avremo nemmeno un pronto soccorso.
Beh, allora vorremmo dire al Prefetto che a nulla ci giovano i suoi complimenti quando dice che noi siamo quelli delle proteste civili e che non andiamo ad occupare le autostrade perchè a quanto pare dove la gente fa casino gli ospedali non chiudono. Inoltre Scopelliti è stato eletto anche con i voti dell'Alto Tirreno e si è scordato.
Ci auguriamo che i tesserati delle sezioni locali mettano in atto quella protesta che stanno programmando e cioè rimettere tutte le tessere al partito.
Il Governo regionale chiude l'unico ospedale di frontiera, il Governo centrale vuole chiudere il nostro Tribunale, i Sindaci vengono assassinati, le auto vanno in fiamme.Lo Stato si sta ritirando. Le istituzioni tirano i remi in barca e la classe politica soprattuto quella degli alti livelli non è nè rappresentativa nè competente. Poveri i nostri figli.
ps: Infine per la questione delle modifiche di alcune voci di bilancio: l'assessore F. Di Giorno ha detto che alcuni importi (centomila euro) verranno spostati dai capitoli principali in altri capitoli minori, ma che il saldo finale non cambia (arabo per la platea, ma santo cielo non si può fare un file di excel e proiettare i dati in uno schermo gigante la prossima volta che si parla di soldi? Magari con l'ausilio di un esperto? )
il direttivo