A seguito del post pubblicato su questo blog, in data 23 aprile 2014, dal titolo "Poliambulatorio di Scalea... ci toglieranno anche questo?", ove si evidenziava una preoccupante segnalazione riguardante, appunto, il Poliambulatorio di Scalea che, sembrerebbe, sia oggetto di un progressivo "spoglio" di risorse umane e servizi, l'associazione WScalea ha ritenuto inviare alla dirigenza dell'ASP di Cosenza, nelle persone del dott. Gianfranco Scarpelli (Direttore Generale ASP Cosenza), della dott.ssa Giuliana Bernaudo (Direttore del Distretto del Tirreno ASP Cosenza) e del dott. Pasquale Petrucci (Referente Ambito Territoriale Praia a Mare-Scalea Distretto del Tirreno ASP Cosenza), una richiesta di chiarimenti e rassicurazioni circa il futuro della struttura sanitaria di Scalea.
giovedì 29 maggio 2014
lunedì 26 maggio 2014
VINCE IL PARTITO ......
DEL NON VOTO.....
Scalea:clicca per vedere I RISULTATI UFFICIALI-
Pochi i cittadini che hanno partecipato al voto. A prescindere dai risultati delle urne il dato più allarmante è quello della assoluta vittoria del partito del Non-voto.
La maggioranza della popolazione sia locale che a livello nazionale esprime il proprio disinteresse, il disgusto verso la politica , non andando a votare.
La democrazia ne esce sconfitta. Da un lato i cittadini sembrano non rendersi conto che questo equivale ad arrendersi dall'altro il messaggio è chiaro: la maggioranza degli italiani non ritene che vi sia una forza politica meritevole di essere eletta.
Purtroppo si è ormai profondamente radicata l'idea che tutto ciò che si accompagna all'aggettivo "politico" sia da disprezzare. Si è perduto il senso del significato di "suffragio". Ebbene come sosteniamo da anni, il problema è culturale e sociale. La gente rinuncia sia a protestare che a votare-
Il distacco è netto. I cittadini disconoscono i partiti ma lo fanno in maniera passiva e ciò non costruisce nulla di alternativo. Si incrociano le braccia, invece di arrotolare le maniche. In realtà la politica permea e regola le nostre vite. Non interessarsi della gestione del Paese e della propria città genera "mostri" (la storia insegna). E' per questo che diventa fondamentale, anzi vitale, incoraggiare la partecipazione dei cittadini all'amministrazione delle cose pubbliche, cercare di essere tutti più consapevoli e in grado di distinguere la politica della "propaganda" (tipica dei partiti) da quella di "cittadinanza" tipica dei "padri di famiglia" che attivamente collaborano e sorvegliano, al fine di lasciare un futuro ai propri figli. E' in questo senso che bisognerebbe occuparsi di questioni pubbliche. Il pane e il futuro non hanno colore.
Monica De Carlo
giovedì 22 maggio 2014
SCALEA...UN PATRIMONIO DA VALORIZZARE
PILLOLE DI RIFLESSIONE.......

Come sempre sotto l’alto
patrocinio delle Nazioni Unite e della Convenzione sulla Diversità
Biologica,la
Giornata Internazionale del 22 maggio 2014, avrà
quest’anno
come tematica la biodiversità delle isole. Una giornata
intera per sensibilizzare alla protezione degli spazi insulari dei mari e degli
oceani.
Biologica,
In
principio le Nazioni Unite, decisero di istituirla per la prima volta, il 29
dicembre 1993, per ragioni logistiche, nel 2000 si decise di spostarla al 22
Maggio di ogni anno. La scelta di questa nuova data non è casuale, il 22 maggio infatti
ricorda il giorno in cui nel 1992 fu adottata a Nairobi la Convenzione sulla
diversità biologica,
un trattato internazionale, ratificato da 192 Paesi, volto a tutelare ed
usufruire di un’equa
ripartizione delle risorse energetiche del Pianeta.
Biodiversità è la
varietà degli
esseri viventi che popolano la
Terra , e si misura a
livello di geni, di specie, di popolazioni e di ecosistemi. Una varietà incredibile di organismi,
esseri piccolissimi, piante, animali ed ecosistemi tutti legati l’uno all’altro, tutti indispensabili.
Anche noi facciamo parte della biodiversità e sfruttiamo i servizi che ci offre: grazie alla
biodiversità la Natura è in grado di fornirci cibo,
acqua, energia e risorse per la nostra vita quotidiana.
Il
nostro territorio è baciato
dalla fortuna avendo innanzi ad ovest il mare e a poca distanza le isole Eolie,
a sud la costa calabra ( Tropea e Capo vaticano), ad est la Sila e a nord Maratea e il
parco del Pollino che ci sovrasta... Ebbene perchè Scalea è povera di turismo, di risorse e di servizi?
Non
siamo ad un punto di arrivo per Scalea ma oggi è un grande punto di partenza per sviluppare settori e
competenze che ci consentiranno di riprenderci la dignità di un popolo civile e saggio.
Cristiana Covelli
lunedì 19 maggio 2014
LA REPLICA AL PD DI SCALEA
Qualche giorno
fa abbiamo segnalato all’Amministrazione straordinaria del Comune di Scalea,
l’uso improprio da parte del partito PD dei locali destinati ai centri sociali
posti in via Lauro. I Commissari hanno fatto pervenire in risposta una nota con
la quale informavano di aver provveduto a sensibilizzare gli uffici competenti.
Per suo conto invece il PD, nella persona del segretario del locale circolo di
Scalea, ha pubblicato un nota
specificando che il locale utilizzato è una sala polifunzionale che il Comune
mette a disposizione di tutte le forze politiche. Approfondiremo questa
circostanza. Ma nella suddetta missiva, il segretario chiede anche lumi “sulla
destinazione d’uso della biblioteca di Scalea” oggetto di una convenzione con W
Scalea che sarebbe a suo dire “anche sede dell’associazione”. Consultando la
citata convenzione si potrà verificare che quanto affermato non è vero.
In primo luogo,
occorre chiarire che la nostra segnalazione non riguardava l’operato dei centri
ma piuttosto l’esposizione del simbolo di partito, in un immobile comunale e in
piena campagna elettorale. La Circolare n. 18292/2014 della Prefettura di
Cosenza afferma: ”Dal 30° giorno precedente la data fissata per le elezioni
sono vietate le seguenti forme di propaganda: (…) E’ vietata l’affissione o l’esposizione di stampati, giornali murali od
altri e di manifesti inerenti, direttamente o indirettamente, alla propaganda
elettorale in qualsiasi altro luogo pubblico o esposto al pubblico (…)”.
Sarà chi di competenza a decidere del caso concreto, noi ci limitiamo a essere
dei cittadini attenti e a segnalare.
Per quanto
concerne la convenzione che W Scalea ha per la promozione della biblioteca (la
cui destinazione d’uso è rimasta invariata) in tale accordo la nostra
associazione si adopera e organizza eventi culturali. Il 24 aprile si è
concluso il complesso progetto del premio letterario “Ti conosco costituzione” che ha coinvolto le scuole medie e il
liceo di Scalea. La biblioteca è stata utilizzata dalle commissioni
esaminatrici degli elaborati dei ragazzi e per la definitiva assegnazione dei
premi. Invitiamo tutti ad andare in biblioteca per verificare che, a
differenza di altre associazioni, W scalea non vi espone nemmeno il proprio
logo. W Scalea ha sede in P.za Giovanni XXIII
e non in biblioteca né in altro edificio pubblico. E’ evidente che il sig.
Didona fornisce informazioni non corrette. Inoltre in maniera assolutamente
poco democratica il segretario lamenta che W Scalea manifesterebbe in favore
del Movimento 5 stelle. Anche questo giudizio del responsabile PD è inesatto. W
Scalea non ha mai fatto propaganda politica ma ha organizzato eventi culturali
e di approfondimento. L’ultimo quello dedicato alla problematica dei rifiuti,
al quale erano invitati un tecnico giudiziario ambientale, un tecnico comunale,
l’allora assessore all’ambiente dott. Pugliano (NCD) e due parlamentari (M5s)
autori del progetto rifiuti in Calabria. Inutilmente in occasione dell’arrivo di Renzi ci siamo
rivolti al PD organizzatore dell’evento chiedendo di far arrivare le istanze dei cittadini al Presidente. Che ci possiamo fare se l'unico a rispondere e
a partecipare è il Movimento 5 stelle?
W Scalea è a
favore della cittadinanza attiva e
attenta alla gestione della cosa
pubblica nell'esclusivo interesse della collettività (non dei partiti). Fuori
da W Scalea gli associati sono liberi di professare ciascuno il proprio credo
politico e tale libertà è garantita dalla Costituzione italiana. Invitiamo il
PD a leggerla insieme alla convenzione stipulata con l’Ente. Scoprirà così che
i cittadini italiani sono liberi di esprimere le proprie opinioni oltre ad
avere il diritto di chiedere chiarimenti
sull’uso dei beni comuni.
Il direttivo
venerdì 16 maggio 2014
martedì 13 maggio 2014
LA PROPOSTA DI GREG
Scalea-Il nostro affezionato lettore Gregorio, propone un cambio simbolico al nome di via Craxi e noi di W Scalea rilanciamo aggiungendo un altro possibile cambio di nome: via Michele Bianchi....Cosa ne pensate?
"Gentili amici di wscalea, penso che sarebbe molto bello e significativo se a Scalea si potesse intitolare una via o una piazza ad un personaggio che ha fatto della lotta alla mafia il motivo principale della sua vita e che è diventato anche quello della sua morte, si potrebbe ad esempio cambiare il nome a quella che attualmente si chiama via Bettino Craxi. Che ne pensate?
Saluti pentastellati.
Gregorio"
![]() |
Michele Bianchi primo segretario del partito fascista dal 1921 al 1923 |
lunedì 12 maggio 2014
AFFISSIONI SELVAGGE!
Siamo alle solite: come in ogni occasione elettorale, tornano le affissioni
cosiddette “selvagge”. Quelle, per intenderci, che non rispettano la legge
(vedi delibera comune di Scalea n.11 del 2014) che stabilisce come vengono
organizzate le bacheche comunali, predisposte all’affissione del materiale per la propaganda elettorale e quali le strade interessate.
A Scalea, a battere sul tempo tutti o almeno tutti quelli che orgogliosamente si riconoscono in tale pratica è il PD, segue a ruota il NCD. Ma non mi meraviglia questo connubio: i due governano insieme il nostro Paese e sono abitualmente e allegramente in sintonia...
Ma non furono proprio i Dem, alcune settimane fa, ad ergersi a paladini del decoro urbano, arrogandosi l’onere di mostrare agli "spettatori" una cittadina pulita, ordinata e con caratteristiche di rinomato centro turistico? Ricordate quanto “buon gusto” fu profuso in occasione della visita del Presidente del Consiglio, alias Segretario Nazionale del PD?
Ironia della sorte, ancora oggi vi sono tracce di questa grande sensibilità e del naturale rispetto delle regole: basta andare in giro per le vie principali per rendersene conto.
Per il momento vi lascio ammirare queste immagini. Ma nei prossimi giorni, vi garantisco che potrete “godere” di una ricca galleria di affiches in ogni dove!
Mi piacerebbe essere smentito, ma sono convinto che “certe abitudini” non si perdano mai.
Gianfranco DeiddaA Scalea, a battere sul tempo tutti o almeno tutti quelli che orgogliosamente si riconoscono in tale pratica è il PD, segue a ruota il NCD. Ma non mi meraviglia questo connubio: i due governano insieme il nostro Paese e sono abitualmente e allegramente in sintonia...
Ma non furono proprio i Dem, alcune settimane fa, ad ergersi a paladini del decoro urbano, arrogandosi l’onere di mostrare agli "spettatori" una cittadina pulita, ordinata e con caratteristiche di rinomato centro turistico? Ricordate quanto “buon gusto” fu profuso in occasione della visita del Presidente del Consiglio, alias Segretario Nazionale del PD?
Ironia della sorte, ancora oggi vi sono tracce di questa grande sensibilità e del naturale rispetto delle regole: basta andare in giro per le vie principali per rendersene conto.
Per il momento vi lascio ammirare queste immagini. Ma nei prossimi giorni, vi garantisco che potrete “godere” di una ricca galleria di affiches in ogni dove!
Mi piacerebbe essere smentito, ma sono convinto che “certe abitudini” non si perdano mai.
N.B.: chi vuole, può segnalare i manifesti abusivi a questo link.
giovedì 8 maggio 2014
COMUNE DI SCALEA: E' FINITO IL TEMPO DEI FIGLI E FIGLIASTRI
Pochi giorni fa abbiamo segnalato alla dott.sa Cucinotta, Commissario prefettizio del Comune di Scalea, che i locali del centro sociale di via Lauro a Scalea sono stati impropriamente utilizzati a scopo di propaganda politica da parte del partito politico PD. La risposta, che di seguito pubblichiamo, non si è fatta attendere. Ringraziamo i Commissari per la sensibilità e l'efficienza.
mercoledì 7 maggio 2014
TRENTATRE AVVOCATI FANNO CAUSA AL PD E A FORZA ITALIA PER LA RESTITUZIONE DEI SOLDI INCASSATI DOPO IL REFERENDUM
Chiesti 2 miliardi a FI e Pd
Trentatre avvocati hanno citato in giudizio Pd e Forza Italia per chiedere la restituzione di 2 miliardi e mezzo di euro, ossia la somma «percepita dai partiti dal ’93 ad oggi, eludendo e disattendendo, con artifici e raggiri semantici, la sovrana volontà popolare». Al referendum indetto 21 anni fa, su proposta del Partito radicale, il 90,3% dei votanti si dichiara favorevole all’abrogazione della legge n.195 del 1974, nella parte in cui era previsto il finanziamento pubblico ai partiti. Nonostante ciò, da allora, lo Stato italiano ha erogato ai partiti politici 2.500.000.000 euro «sulla base di normative elaborate "su misura" e in palese violazione della giurisprudenza costituzionale». Per questo i legali che hanno promosso il giudizio, tutti dirigenti del sindacato Avvocati Calabria, chiedono al Tribunale civile di Roma di trasmettere gli atti alla Corte Costituzionale per dichiarare illegittime tali norme e - nel merito - chiedono che Pd e FI, in quanto partiti protagonisti della storia politica degli ultimi anni, restituiscano agli avvocati la loro quota parte dei 2 miliardi e mezzo di euro.
Nell’atto di citazione viene fatto un excursus normativo dell’ultimo ventennio. Già nel dicembre del 1993, pochi mesi dopo il referendum abrogativo, il Parlamento aggiorna la già esistente legge sui rimborsi elettorali, definiti «contributi per le spese elettorali». Alle elezioni del 27 marzo 1994 vengono erogati, in un’unica soluzione, 47 milioni di euro. La stessa norma viene applicata per la successiva tornata elettorale del 21 aprile 1996. L’organo legislativo torna sulla materia e con la legge n.157 del 1999 prevede cinque fondi per le elezioni di Camera, Senato, Parlamento europeo, regionali e referendum, per 193.713.000 euro in caso di legislatura completa. Nel 2002 il fondo viene trasformato in annuale e viene abbassato dal 4% al 1% il quorum per ottenere il rimborso elettorale. Di conseguenza, l’ammontare da erogare per Camera e Senato, in caso di legislatura completa, viene più che raddoppiato, passando a 468.853.675 euro. Infine con il «decreto mille proroghe» del 2006 si stabilisce che lo stanziamento venga concesso indipendentemente dalla durata effettiva della legislatura. Con la recente legge n.96 del 2012 è stato poi creato un fondo unico per finanziamento pubblico e rimborso delle spese elettorali (70% del totale) e un altro per il cofinanziamento dello Stato in aggiunta alle donazioni private (30%).
«Alla luce dell’ulteriore previsione normativa di non imporre ai partiti una rendicontazione delle spese effettivamente sostenute - si legge nell’atto - appare evidente che quello che lo Stato eroga è un vero e proprio finanziamento dell’attività politica, in netto contrasto con quanto emerso dal referendum del 1993». «Il popolo italiano ha quindi versato ai partiti politici fondi non dovuti - è la conclusione a cui arrivano i 33 avvocati - Lo Stato è governato e amministrato da quegli stessi partiti che rappresentano sia il potere legislativo che il potere esecutivo e che quindi impediscono il recupero dell'indebito». Da qui l’iniziativa di ricorrere alla giustizia.
«Vediamo se esiste un giudice a Berlino - commenta Sabato Carlo Paduano, segretario regionale del sindacato Avvocati Calabria - Questa causa è il pretesto per chiamare a responsabilità i singoli politici, che restano sempre impuniti e impunibili. Si è deviato negli ultimi anni dal binario costituzionale: i presidenti del Consiglio sono stati eletti come se fossimo una repubblica presidenziale; per l’elezione del Parlamento è stata applicata una legge elettorale truccata, concedendo per giunta i rimborsi ai partiti. Qualcuno ora deve rispondere per i danni arrecati al popolo italiano, mettere mano al portafoglio e restituire i soldi percepiti in modo illecito. È una provocazione, ma è solo l’inizio».
carlo paduano
martedì 6 maggio 2014
SPAZI PUBBLICI COME UTILIZZARLI? Oggi parliamo di: TORRE TALAO




Wscalea intende essere
propositiva e studiare insieme ai cittadini le migliori forme di utilizzo e
valorizzazione degli spazi pubblici, con un coinvolgimento fattivo della
popolazione nei processi decisionali. Proposte e idee che vengono dai
cittadini, meglio se non anonimi, che abbiano a cuore l'interesse di Scalea nel
suo complesso e che vogliano perseguire il sogno (ad oggi irrealizzato) di
vedere finalmente Scalea ergersi a “vera perla” del Tirreno, con le vostre e le
nostre proposte e idee.
La Torre Talao è il nostro punto
di partenza. Di volta in volta proporremo fotografie di alcuni spazi pubblici
inutilizzati e vi chiederemo come, secondo voi, potrebbero essere utilizzati.
Attendiamo
le vostre proposte. Dino
Ivan Squatritolunedì 5 maggio 2014
ENERGIA PULITA, UN'IMPORTANTE OPPORTUNITÀ
Per chi
non lo sapesse, in passato a Scalea si produceva energia pulita a costo
zero. Avete capito bene! “U fuoss u mulino” era un corso d’acqua che
attraversava le campagne scaleote e veniva utilizzato, tra le altre cose, per
far muovere le pale di una piccola turbina produttrice dell’energia necessaria
a soddisfare il fabbisogno delle famiglie circostanti l’impianto. Ovviamente,
il progresso ha fatto si che una così piccola produzione fosse soppiantata
dall’arrivo delle grandi compagnie fornitrici capaci con i loro impianti di
rispondere alle richieste consumistiche della vita moderna. Ad ogni modo, il
piccolo esempio citato, seppur con pochi particolari, data anche l’epoca a cui
risale, vuole essere un richiamo alla possibilità di realizzare, oggi con maggior
efficienza che nel passato, impianti che permettano alla collettività di
produrre energia pulita, risparmiando sui consumi e ottenendo benefici di
carattere ambientale di non poco conto.
giovedì 1 maggio 2014
W SCALEA SCRIVE AL COMMISSARIO CUCINOTTA
la nostra
associazione W Scalea è vigile sul territorio nel segnalare anomalie che
attengano l'uso della cosa pubblica.

Il Centro donna e il centro
anziani non possono e non devono
rimanere in mano ai partiti politici (che da anni ne carpiscono in buona fede
l'attenzione) ma essere centri ricreativi, nei quali si può anche parlare di
politica ma certamente non farla a vantaggio di uno specifico partito.
Siamo certi che Lei condividendo
quanto fin qui detto, voglia prendere provvedimenti urgenti affinché le sedi
comunali non vengano strumentalizzate dai partiti politici, a partire dai
centri sociali.
Sul tema insisteremo laddove non
dovessimo avere riscontri concreti.
Con osservanza.
Scalea 30.04.2014 Il
direttivo di W Scalea
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